Uno dei temi che ultimamente vengono trattati spesso nel mondo del marketing è quello del gaming. Il gioco è un mezzo potente per trasmettere valori, comunicare informazioni oppure insegnare modalità di comportamento ad una persona. Infatti molte attività educative rivolte ai bambini si svolgono sotto forma di gioco per favorire l’apprendimento di nozioni o regole divertendosi. Anche noi siamo cresciuti giocando: svolgendo attività ludiche abbiamo vissuto molte esperienze che ci hanno insegnato a rapportarci con i nostri coetanei, a scuola abbiamo imparato molte cose e grazie al gioco ci è capitato di impegnarci in attività che non avevamo voglia di fare.
Il gaming nelle aziende
Il gaming applicato al marketing o al mondo del lavoro più in generale ha delle caratteristiche non molto differenti da quelle del gioco che ha segnato le fasi iniziali della nostra vita e viene utilizzato con diversi scopi: ad esempio, all’interno di un’azienda o di un’organizzazione più generica per trasmettere i valori che la caratterizzano facendo svolgere ai dipendenti o agli associati delle attività ludiche per creare senso di comunità e rafforzare l’identità che distingue l’azienda stessa. Il gioco serve anche per motivare i dipendenti o i membri dell’organizzazione perché raggiungano determinati risultati. Per quanto riguarda questo esempio non è per forza necessario pensare al celebre film “The Wolf of Wall Street”. Infatti, più di qualche impresa di una certa dimensione organizza competizioni per i dipendenti, dividendoli in due squadre, per aumentare il numero di vendite.
Gaming e marketing
Riferendoci, invece, più nello specifico al marketing, bisogna evidenziare che il gaming non è una novità recente. Ricordiamo i concorsi a premi e le iniziative di fidelity: raccolte punti, carte fedeltà e via dicendo, utilizzati per rafforzare il legame con il cliente. Queste modalità di fidelizzazione non bastano più oggi e diventa importante puntare anche sulla sfera digitale.
Tipologie di gaming
Grazie al gaming online è possibile far vivere un’esperienza coinvolgente al consumatore: in questo modo il processo di fidelizzazione ad un brand diventa più efficace e pervasivo. Di fatto il gioco consente di migliorare la customer experience che sappiamo essere fondamentale. Ci sono tre tipologie di gaming marketing:
- In-game advertising: è una forma di pubblicità indiretta che si basa sull’introduzione di un prodotto all’interno di un gioco. Due esempi sono i cartelloni pubblicitari degli stadi da calcio di FIFA oppure un’ipotetica presenza di una bottiglia Fanta nell’ambiente di un videogioco. Questa tipologia di pubblicità permette di influenzare il giocatore in modo soft e non fastidioso.
- Around-game advertising: sono le classiche finestre o banner che compaiono durante il periodo di caricamento di un gioco.
- Advergames: questa pubblicità mixa le tipologie precedenti e consiste in giochi veri e propri, creati per promuovere un brand, che quindi ha un ruolo fondamentale nella trama del gioco stesso. Per esempio, il protagonista potrebbe avere il nome del marchio o lo scopo del gioco potrebbe essere quello di compiere delle azioni che rispondano ai valori che sono alla base del brand.
Il 2020: un anno speciale
Il 2020 è stato un anno favoloso per il settore del gaming: ha registrato ricavi per 175 miliardi di dollari e la presenza di oltre 2,7 miliardi di giocatori nel mondo. Questi sono i dati indicati da un’indagine realizzata da Cross Border Growth Capital. Questo studio pone l’accento anche su un’altra tendenza rappresentata dagli eSports che hanno chiuso il 2020 con circa 1 miliardo di dollari di ricavi. Ma il dato ancora più interessante è che si prevede una crescita di questi fino a 1,6 miliardi di dollari entro il 2024.
Alla scoperta dei gamers
Ma chi sono i gamers? Ora proviamo a fare luce sul loro profilo citando la ricerca “The Gaming Playbook” pubblicata da Global Web Index. Innanzitutto questa indagine dimostra che non c’è stato un boom di nuovi gamers durante la pandemia perché questa categoria è sempre esistita ed è sempre stata più ampia rispetto a quanto immaginato dai brand. Inoltre, è utile spiegare che l’86% degli utenti internet gioca utilizzando qualsiasi dispositivo. Ma qual è il bisogno che spinge i gamers a giocare? Coloro che hanno un’età compresa tra i 16 e i 24 anni sono animati dalla necessità di socializzare con gli amici, mentre la fascia d’età 24-35 dal gusto di partecipare ad una sfida. Un altro dato da citare è la crescita dell’utilizzo dei giochi di simulazione che c’è stata a partire dal 2018 (+24%). Mentre i giochi di strategia sono cresciuti del 15%.
4 esempi di gamification:
- L’anno scorso Gucci ha lanciato sul mercato una capsule collection green chiamata “Off the grid”. Un’azione della campagna di promozione di questa nuova linea è stata l’introduzione di contenuti personalizzati per la community del gioco The Sims. Gli articoli della nuova collezione sono stati quindi riprodotti nello scenario di questo videogame.
- In occasione dell’uscita del film 007 Skyfall, Coca-Cola ha ideato un gioco reale mettendo in palio un biglietto per vedere gratuitamente questo film al cinema. Non pensate però che fosse un gioco semplice: infatti per riuscire a vincere il premio bisognava compiere una vera e propria missione da James Bond.
- Lamborghini entra nel mondo eSport organizzando una competizione virtuale che verrà riproposta anche quest’anno grazie al successo ottenuto l’anno scorso. In questo modo gli appassionati di automobilismo possono vivere l’esperienza di guidare una Lamborghini.
- Se foste Lady Gaga come promuovereste il vostro nuovo album? Lei ha pensato di farlo cominciando una collaborazione con Farmville. Nello specifico in questo gioco si poteva trovare un’area dedicata a lei con una fattoria chiamata Gagaville, dove era possibile ascoltare dei brani inediti del suo album “Born in this way”.
Tirando le fila, possiamo concludere che il gaming è diventato uno strumento fondamentale per far vivere un’esperienza a 360° al cliente, che spesso unisce la dimensione offline a quella online. Inoltre, abbiamo spiegato che il numero di aziende che investe in questo settore è in continua crescita.