Posizionamento, pubblico e contenuti: i 3 pilastri del marketing

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Posizionamento, audience e contenuti: i pilastri del piano editoriale

In comunicazione e marketing cambiano canali, trend, formati. Ciò che non cambia mai sono i tre pilastri su cui si fonda ogni piano editoriale e pubblicitario efficace: posizionamento, pubblico e contenuti.
Sono questi elementi a definire l’identità di un progetto e a determinarne la forza nel mercato. Senza di loro, ogni attività rischia di essere percepita come un rumore di fondo.


Posizionamento: chi sei, per chi sei e perché ti scelgono

Il posizionamento è il cuore della strategia. Significa definire con chiarezza l’identità di un brand: cosa offre, a chi si rivolge e quale leva principale lo rende diverso dalla concorrenza. In pratica, è la risposta alla domanda: “Perché il pubblico dovrebbe scegliere proprio te?”

Esistono tre tipologie di domanda su cui costruire il posizionamento:

  • Domanda manifesta → persone che sanno di avere un problema e cercano già una soluzione (es. ricerche su Google).
  • Domanda latente → persone che hanno un bisogno ma non sanno ancora che esiste una risposta concreta o innovativa.
  • Domanda creata dalla concorrenza → quando il mercato stesso genera nuove categorie e nuovi desideri nei consumatori.

Capire su quale domanda agire è il primo passo per costruire un’identità strategica solida.


La scelta della nicchia: dati + competenze

Spesso si pensa che basti inseguire la nicchia più di moda per avere successo. In realtà non è così: i dati di mercato vanno incrociati con le proprie competenze reali.

Un brand che produce integratori per adulti, ad esempio, non può improvvisarsi venditore di vitamine per animali senza un know-how adeguato.
La nicchia va scelta con lucidità: deve esserci domanda, ma deve esserci anche la capacità concreta di soddisfarla.


Un concetto valido sempre: il supermercato insegna

Perché il posizionamento è un concetto eterno? Basta guardare uno scaffale di supermercato.
Prodotti identici – come l’acqua – convivono senza annullarsi, perché ognuno parla a un pubblico diverso:

  • chi vuole leggerezza e benessere,
  • chi cerca un beneficio specifico come l’apporto di calcio,
  • chi bada solo al prezzo.

La stessa categoria di prodotto può quindi ospitare tanti brand diversi, purché ciascuno abbia un posizionamento chiaro.


Caso pratico: Geox, “la scarpa che respira”

Un esempio iconico è Geox. Non è “solo” una scarpa italiana, di qualità, comoda o di design. Geox è “la scarpa che respira”.
Questa promessa semplice e distintiva risolve un problema reale – il piede che suda – e diventa la leva principale di acquisto. Tutto il resto (made in Italy, fattura, stile) è un valore aggiunto, ma secondario rispetto alla proposta di base.


Audience e contenuti sono fondamentali, ma senza un posizionamento preciso restano sospesi nel vuoto.
Definire “chi sei” e “per chi sei” è il passo che permette poi di scegliere il pubblico giusto e creare contenuti capaci di attrarlo.

È su questi tre pilastri – posizionamento, audience e contenuti – che si costruisce ogni piano editoriale e pubblicitario di successo.

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